Molte pazienti chiedono alcune informazioni sulla terapia ormonale; inserisco quindi alcune informazioni generali su questo argomento
Che cosa è la terapia ormonale detta anche ormonoterapia ? L’ormonoterapia, o terapia ormonale, consiste nella somministrazione di farmaci in grado di interferire con l’attività degli estrogeni, ormoni ritenuti coinvolti nell’insorgenze e nello sviluppo di almeno due terzi dei tumori mammari. Per tale motivo si ritiene che la loro riduzione possa essere un trattamento efficace. I meccanismi di azione fondamentali dell’ormonoterapia sono sostanzialmente tre: 1. impedire alla cellula tumorale di essere influenzata dagli ormoni prodotti dall’organismo attraverso la somministrazione di un antiestrogeno (Tamoxifen); 2. inibire la produzione di estrogeni, bloccando l’azione di un enzima, aromatasi, che trasforma gli androgeni in estrogeni (inibitori dell’aromatasi); 3. inibire la produzione degli estrogeni prodotti dalle ovaie utilizzando gli analoghi dell’LHRH (ablazione ovarica). In quali ca si è indicata la terapia ormonale? L’ormonoterapia è efficace soltanto nelle donne in cui è stata dimostrata la presenza di recettori per l’estrogeno e/o il progesterone sulla superficie delle cellule tumorali. Il tumore si definisce in questo caso estrogeno-positivo (ER+) e/o progesterone-positivo (PGR+). Come avviene la scelta del trattamento? La scelta del trattamento più indicato per ogni donna dipende da una serie di fattori, i principali dei quali sono: • caratteristiche della malattia • trattamenti già ricevuti • presenza di recettori specifici sulle cellule neoplastiche • stato menopausale. L’oncologo discuterà con voi quale tipo di terapia ormonale sia più indicato nel vostro caso, consigliando una terapia ormonale con tamoxifen o con un inibitore dell’aromatasi o potrebbe essere offerta la sequenza dei due farmaci per un tempo complessivo di almeno cinque anni. Il Tamoxifene Cosa è il tamoxifene? Il tamoxifene appartiene alla classe degli antiestrogeni. Ilmeccanismo di azione di tali sostanze consiste nell’impedire che l’estrogeno si combini con le cellule tumorali e ne stimoli la crescita. Il tamoxifene può essere attivo sia nelle donne che non hanno raggiunto la menopausa (stato pre-menopausale) sia alle donne che sono già in menopausa (stato post-menopausale). Il tamoxifene è la terapia più comune per le donne in stato pre-menopausale. Con quali nomi si trova in commercio? Il tamoxifene è disponibile sia come specialità medicinale (Nolvadex®, Kessar®, Nomafen®, Tamoxene®) sia come farmaco generico (Tamoxifene Ratiofarm, Tamoxifene Segix, Tamoxifene TAD). Se lei è intollerante al lattosio, essendo questo eccipiente presente in quasi tutte le preparazioni commerciali, può richiedere al suo medico di prescriverle un farmaco galenico privo di lattosio. Quando devo assumere il farmaco? Il farmaco può essere assunto appena disponibile indipendentemente dal ciclo mestruale. Come devo assumere il farmaco? Il farmaco, in forma di compressa o capsula, si assume per bocca tutti i giorni all’incirca alla stessa ora (vi è una tolleranza di 2-3 ore). Quali effetti collaterali provoca? Di solito causa effetti collaterali di lieve entità, tra i quali si possono includere: • vampate di calore e sudorazione • aumento di peso, ritenzione idrica • secchezza vaginale • insonnia • dolori scheletrici • sbalzi di umore e depressione. Gli effetti collaterali possono comunque dipendere dalla predisposizione personale alla tendenza a ingrassare e a quanto si sia vulnerabili alla depressione. Un ottimo rimedio per contrastare questi effetti collaterali è l’attività fisica regolare almeno tre volte a settimana. Nelle donne in età postmenopausale, il tamoxifene accresce leggermente il rischio di sviluppare, a distanza di anni, tumore dell’endometrio, trombosi agli arti inferiori e ictus. Fortunatamente si tratta di evenienze molto rare, di solito curabili anche grazie alla diagnosi tempestiva garantita dai controlli suggeriti dai medici di riferimento. I benefici del tamoxifene per il trattamento dei tumori della mammella superano di gran lunga i rischi degli effetti collaterali per la maggior parte delle pazienti. Per ottenere il farmaco occorre una prescrizione particolare? Il farmaco, di basso costo, è ottenibile con normale ricetta rilasciata dal Medico di Medicina Generale. Inibitori dell’aromatasi Cosa sono gli inibitori dell’aromatasi? Gli inibitori dell’aromatasi sono farmaci che riducono la quantità di estrogeni in circolo nell’organismo e di conseguenza la quantità di ormoni che raggiungono le cellule tumorali nel seno. Gli inibitori dell’aromatasi sono riservati alle donne già in menopausa; in queste donne la produzione di estrogeni da parte delle ovaie è praticamente inesistente, ma nei muscoli, nel fegato e nel tessuto adiposo l’enzima aromatasi converte gli androgeni in estrogeni. Con quali nomi si trovano in commercio? I farmaci più comunemente usati sono anastrozolo (Arimidex®), letrozolo (Femara®) e exemestane (Aromasin®). Si assumono sotto forma di compressa giornaliera. Quali effetti collaterali provocano? Gli effetti collaterali più comuni sono: • vampate di calore • stanchezza • dolori articolari • secchezza vaginale • nausea. Il trattamento prolungato con gli inibitori dell’aromatasi potrebbe indurre osteoporosi. Per questo motivo l’ oncologo potrebbe ritenere opportuno sottoporvi a controlli regolari della densità ossea e consigliarvi l’assunzione di farmaci per rallentare o contrastare questo processo. Al contrario del Tamoxifene, questi farmaci non aumentano il rischio di trombosi degli arti inferiori, di tumore dell’utero o di ictus. Quando devo assumere il farmaco? Il farmaco può essere assunto appena disponibile indipendentemente dal ciclo mestruale. Come devo assumere il farmaco? Il farmaco, in forma di compressa, si assume per bocca tutti i giorni all’incirca alla stessa ora (vi è una tolleranza di 2-3 ore). Per ottenere il farmaco occorre una prescrizione particolare? Per ottenere il farmaco dal sistema sanitario nazionale occorre rivolgersi al Medico di Medicina Generale con la“Scheda di segnalazione diagnosi e
piano terapeutico” rilasciata dallo specialista oncologo, che ha validità